martedì 13 dicembre 2016

Lo Yoga Danzato, strumento di crescita creativa.

Anna ha iniziato a fare TAKADIMI TAKAJONU quando aveva solo 4 anni. Ora va in prima elementare. Quando le ho chiesto se aveva voglia di dirmi che cos’era la danza indiana per lei, come la faceva sentire, mi ha risposto così:

Proprio quando entro nella sala di danza, mi lascio andare… mi piace… quando metto piede nella sala di danza, mi lascio danzare! Perché è così spaziosa che uno vuole prendersi tutto lo spazio, danzare un po’… Proprio mi lascio andare, così.
Poi quando faccio danza mi rilassa molto, comunque, se hai appena danzato vieni là e ti fa digerire… se invece devi mangiare, ti lascia il buco giusto. Quindi quando si fa danza io mi rilasso… e prendo forze per la giornata seguente! Perché poi la sera ho tanto sonno, perché mi sono rilassata, e carico nuove energie per il nuovo giorno. E le storie che raccontano della danza, mi hanno ispirato anche Parvati, l’ho chiamato proprio così (il suo elefantino di pelouche, ndr), perché nelle storie che facciamo ho sentito questo nome…
Poi quando faccio danza mi rilasso, tutta la stanchezza va via… e come se dalla terra venisse quella porporina, sabbiolina… come si dice? Un po’ di cosine così… venisse su l’energia nuova dai piedi, dal pavimento, ecco, come se fosse il pavimento che mi lancia un po’ di sabbiolina… e piano piano torna su da madre terra e va dal cielo. Quindi… Poi mi rimane sempre la canzoncina, l’ultima… mi rimangono i movimenti, la canzone e poi ho imparato anche il saluto, i gesti bene, il saluto che facciamo all’inizio (Bhoomi Namaskar, ndr)
La stanchezza esce da proprio tutta la pelle! Come se fosse uscendo un serpente dalla sottana, che usciranno anche mille altri! …Proprio esce dalla pelle, tranquilla, va fuori e ah!”

Anna, 6 anni

Per leggere il mio articolo completo sullo Yoga Danzato con i bambin* vai su Bharatanatyam Italia  a questo link.


Takadimi Takajonu Daria Mascotto

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