sabato 27 ottobre 2012

Tracce


Margaret H'Doubler (1889-1972), USA.
Biologa, pedagogista.

Margareth H'Doubler, una lezione del 1965

In una vera democrazia la possibilità di realizzare veramente se stessi - di ridere, creare, godere della bellezza, sentirsi in armonia con il ritmo dell'universo - dovrebbe essere un'opportunità concessa ad ogni individuo e in particolar modo ad ogni bambino, 1925



Kathrine Dunham (1909-2006), USA.
Danzatrice, coreografa, antropologa, scrittrice, attivista politica.

Kathrine Dunham

I danzatori, come tutti gli artisti, sono fatti per provare sensazioni e per farle sentire agli altri. I danzatori hanno il grande dono del movimento e della forma. Essi vivono in maniera olistica, con il corpo, la mente e lo spirito fusi in atti allo stesso tempo unici e continui. Non smettete di danzare.


Anna Halprin, (1920), USA.
Coreografa, danzatrice, insegnante, terapeuta.

Anna Halprin, fonda nel 1978 il Tamalpa Institute in California.
http://annahalprin.org

L'intero concetto del mio lavoro con i bambini è stato quello di aiutarli ad apprezzare la loro stessa vitalità. Volevo che guadagnassero un senso di fiducia in sé stessi cosicché non fossero preoccupati di ciò che era giusto o sbagliato. [...] Ciò è raggiungibile attraverso l'improvvisazione, poiché nell'improvvisazione tu non sei giusto o sbagliato, semplicemente sei.

Da momento che molti di noi sono oggi alla ricerca di una propria identità spirituale, possiamo, io credo ritornare a danzare per riscoprire un'antica tradizione che potrà porsi al servizio della cultura attuale. Il potere della danza e del corpo contiene risorse che possono dotarci di strumenti utili alla sopravvivenza del nostro pianeta. La nostra connessione alla terra e degli uni agli altri come forme della terra, è il necessario passo successivo. Io credo che questo rappresenti oggi una grandiosa possibilità per la danza. Attraverso la danza possiamo riscoprire un'identità spirituale che abbiamo perduto, e l'opera per rendere questa danza attuale, immediata e necessaria continua ad essere di importanza rilevante. Al momento è la natura, per me, ad essere l'insegnante più grande, la voce più chiara che guida la mia danza. Sentire e fare esperienza della terra mi aiuta a trovare la mia più profonda natura umana e sto dirigendo molta della mia danza verso questo teatro infinito e senza tempo, 2003

Segnalazione


domenica 14 ottobre 2012

11 Novembre 2012: seminario introduttivo alla danza indiana Bharata Natyam @Polisportiva Popolare ZAM


Primo incontro: domenica 11 novembre


ore: 15,45 - 18,00

@ Polisportiva Popolare ZAM
via Olgiati 12, Milano

Per praticare si richiedono abbigliamento comodo (che consenta piegamenti e movimenti ampi) e piedi nudi.








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IL BHARATA NATYAM

Nato come danza rituale, preghiera e meditazione in movimento nell’ambito della millenaria tradizione induista, condivide un profondo legame con la filosofia yoga. Per molti secoli è stato eseguito come parte del rituale quotidiano del tempio dalle Devadasi, danzatrici e sacerdotesse, e solo nel Novecento è diventato un’arte scenica eseguita in tutto il mondo.
Grazie alla profonda consapevolezza del valore estetico come veicolo di crescita spirituale, oggi il teatro-danza indiano è riconosciuto essere fra le più antiche e raffinate discipline corporee esistenti, caratterizzata per complessità tecnica e formale, ricchezza ritmica, poetica, gestuale ed espressiva.
Lo stile Bharata Natyam, originario dell'India del Sud, pone l'accento sulla tensione dinamica, sulla geometria delle linee strutturali, sulle simmetrie e la coordinazione di ogni singola parte del corpo, oltre che sulla mimica facciale e l'esplorazione degli stati d'animo.
L'acronimo Bha-ra-ta sta ad indicare le tre componenti fondamentali dell'arte: BHAva (stato mentale), RAga (scala melodica) e TAla (ciclo ritmico). L'unione di questi elementi compone un linguaggio simbolico di forte impatto emotivo, capace di condurre il danzatore e lo spettatore all'estasi conosciuta come rasa.

LA PRATICA

Dedicarsi allo studio del Bharata Natyam richiede tempo, grande disciplina e dedizione, nella pratica sono coinvolti in egual misura corpo, mente e spirito.
Attraverso l'esercizio fisico (adavu) si rafforza il corpo, si esplorano le sue linee, segmentazioni e possibilità di movimento. Si esercitano senso ritmico, equilibrio, memoria, coordinazione, concentrazione e fiducia.
Approfondendo il linguaggio simbolico delle mani (mudra), delle diverse posture e espressioni del viso (abhinaya), si imparano poi a danzare fiori, animali, divinità, storie e leggende di una cultura millenaria sperimentando nuove modalità di comunicazione e di relazione.

CONTATTI
Daria Mascotto, antropologa e danzatrice.
Fin da piccola studia danza e musica. Nel 2006 incontra la disciplina del teatro-danza indiano in stile Bharata Natyam, che pratica e approfondisce da allora con maestri italiani e stranieri sia in Italia che in India. Dal 2009 i suoi punti di riferimento sono Marcella Bassanesi e Sivaselvi Sarkar.

Se siete interessati a partecipare ai seminari contattatemi:
tel. 340 3197022
e-mail neraoliva(at)hotmail.com
facebook daria.mascotto