giovedì 12 settembre 2013

Natya Yoga / Yoga Danzato per adulti a Milano


Se l'occhio non esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l'uomo non immagina, si spegne.”
Danilo Dolci



Attraverso la pratica desidero avviare con gli allievi un percorso di apertura e armonizzazione,
dove la corporeità possa diventare ponte di conoscenza fra pensiero ed emozione.

Natya: danza e rappresentazione in forma drammatica
Yoga: giogo, unione

Entrambi i termini sono sanscriti e definiscono la millenaria ricerca etica ed estetica tesa (danza, dance, danse, tanz derivano dal sanscrito tan, tensione) al raggiungimento della connessione (yoga) fra le parti: corpo e mente, coscienza e emozioni, uomo e natura, microcosmo e macrocosmo.

La metodologia è esperienziale e finalizzata al piacere, al godimento del movimento intenzionale: attraverso il fare, il creare e l'osservare esploreremo i principali elementi strutturali della danza, approfondendo gli aspetti tecnici, espressivi e simbolici della tradizione indiana.


Spazio Love, Light & Joy a.s.d., via dei Crollalanza 4/b (MM Romolo).
mercoledì 19h30/20h45

lezione aperta il 25 settembre
inizio corsi 2 ottobre


Daria Mascotto è antropologa e danzatrice.
Fin da piccola studia danza e musica e attualmente sta terminando il corso di formazione per danzeducatore® presso la scuola Mousiké di Bologna.
Nel 2006 incontra la disciplina del teatro-danza indiano in stile Bharata Natyam, che pratica e approfondisce da allora con maestri italiani e stranieri in Italia e in India.
Dal 2009 i suoi punti di riferimento sono Marcella Bassanesi e Sivaselvi Sarkar.
Dal 2010 collabora con il Teatro Trebbo di Milano e nel 2011 è co-fondatrice dell'associazione culturale La sala dei tanti, laboratorio di arti e didattica.

Per informazioni:
tel 340 3197022
neraoliva@hotmail.com

lunedì 9 settembre 2013

Danza educativa e ritmica per bambini e ragazzi 2013-14


Danza educativa
per bambini e ragazzi
a cura di Daria Mascotto


"Se l'occhio non esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l'uomo non immagina, si spegne."
Danilo Dolci


per informazioni: 340 31 97 022 / neraoliva@hotmail.com


La danza educativa:

Per crescere, tutti abbiamo bisogno di esplorare le possibilità del nostro strumento di azione nel mondo: il corpo. Questo esercizio, istintivo e necessario, dovrebbe essere in primo luogo una gioia e un piacere. Costruendo un linguaggio comune sotto uno sguardo accogliente, critico ma non giudicante, questa esperienza può diventare condivisa e consapevole, trasformandosi in qualcosa di più, gettando un ponte fra il fare e il pensare.
Attraverso la danza educativa i bambini e i ragazzi, femmine e maschi, possono sperimentare un lavoro di ricerca conoscitiva, artistica e scientifica sul proprio corpo. Imparano a “sapersi muovere”, cioè a creare e interpretare in termini intenzionali e comunicativi il proprio movimento.


Gli incontri:

A partire da diversi stimoli (musiche, immagini, storie, elementi del quotidiano...) si attivano gradualmente il movimento e la creatività dei bambini e dei ragazzi in modo coinvolgente e divertente.

La metodologia è esperienziale e allena a fare, creare e osservare il movimento secondo parametri condivisi. Liberandosi da inutili pregiudizi e sviluppando contemporaneamente una capacità analitica, gli allievi imparano a riconoscere e descrivere gli elementi di movimento di cui hanno fatto esperienza e sviluppano la capacità di “saper osservare” il movimento altrui. Danzando, capiscono come le qualità del gesto variano in funzione delle emozioni e delle sensazioni provate, come sono legate allo spazio, alla musica, al ritmo e alle relazioni con gli altri. Si accrescono in questo modo sensibilità, autonomia di giudizio, capacità critica e di autovalutazione.

Il laboratorio di danza educativa diventa così centro di creatività e conoscenza, strumento educativo e formativo, capace di favorire lo sviluppo integrale della persona, inteso nelle sue componenti sensibili (fisiche, emotive), morali (relazionali e artistiche) e intellettuali (cognitive).


Finalità:

  • incoraggiare e consolidare l'impulso innato del movimento danzato offrendo a tutti/e il diritto alla danza, intesa come espressività intenzionale, consapevole e condivisa
  • sperimentare la danza nel suo valore artistico e culturale, valorizzando sia la creatività individuale sia la cooperazione e l'osservazione nei lavori di gruppo
  • arricchire il linguaggio motorio e sviluppare una terminologia del movimento
  • promuovere il benessere attraverso lo sviluppo integrale della persona




Le proposte:


A corpo libero.
Incontri di danza educativa per bambini/e

Piccoli momenti di esplorazione del proprio movimento, libero o ritmico, che sotto la guida
e lo sguardo dell’adulto si trasformano in ricerca attiva, scoperta e consapevolezza.

bambini/e 4-5 anni

mercoledì 16.00/17.00 presso il Centro di Cultura Rishi ANKIDA di via Gentilino 11 (Zona Ticinese)

lezione di prova 18 settembre, inizio corsi 25 settembre 2013.


Takadimi takagionu... il ritmo della giungla!
Danza educativa e ritmica per bambini e ragazzi

Un percorso di esplorazione corporea e culturale per bambini e ragazzi ispirato ai principi della danza educativa contemporanea uniti al lavoro ritmico della danza indiana.

bambini/e 6-12 anni

mercoledì / venerdì 17.00/18.00 presso il Centro di Cultura Rishi ANKIDA di via Gentilino 11 (Zona Ticinese) 
lezione di prova 18 settembre, inizio corsi 25 settembre 2013.

giovedì 17.00/18.00 presso l'Atelier arti del movimento di via Ruggiero Settimo 2 (Zona Wagner)
lezione di prova 19 settembre 2013, inizio corsi 26 settembre 2013.


I laboratori di danza educativa sono progettati e condotti da Daria Mascotto.
Fin da piccola studia danza e musica e attualmente sta terminando il corso di formazione per danzeducatore® presso la scuola Mousiké di Bologna.
Si è formata come educatrice presso i Centri Rousseau di Milano, per i quali ha realizzato e coordinato dal 1999 al 2010 progetti laboratoriali e vacanze estive per minori; ha collaborato come autrice e curatrice scientifica di progetti didattici ed editoriali con SlowFood e Food&School.
Dal 2010 collabora con il Teatro Trebbo di Milano per la didattica museale e nel 2011 è co-fondatrice
dell’associazione culturale La Sala dei Tanti con cui realizza laboratori e corsi di espressività corporea
e danza rivolti ai bambini.
tel. 340 31 97 022

martedì 4 giugno 2013

Danza educativa e Movimento danzato in Ticinese

Se l'occhio non esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa.
Se l'uomo non immagina, si spegne.
Danilo Dolci



Tutti abbiamo bisogno di esplorare le possibilità del nostro strumento di azione nel mondo: il corpo. Questo esercizio, istintivo e necessario, dovrebbe essere in primo luogo una gioia e un piacere.Rudolf Laban (1879-1958) ne La danza moderna educativa (1948) concepisce la danza come arte primaria dell'uomo, poiché contiene in sé e aiuta a conoscere e comprendere “uno dei più potenti aspetti della natura fisica e mentale dell'uomo: il movimento”.

La danza educativa concepita da Laban si pone 5 obiettivi principali:

  1. incoraggiare e consolidare l'impulso innato del movimento danzato (ancora manifesto e praticato dai bambini come forma inconsapevole di esteriorizzazione, esercizio che li introduce nell'esplorazione del flusso e che rafforza le loro facoltà espressive) e sviluppare consapevolezza circa i principi che governano il movimen
  2. preservare la spontaneità del movimento in età adulta
  3. incoraggiare l'espressione artistica e creativa, migliorare la partecipazione e la cooperazione nei lavori di gruppo
  4. affinare le capacità di osservazione del movimento
  5. sviluppare una terminologia che aiuti a riconoscere le carenze del proprio movimento e di quello degli altri, per mantenersi attenti e flessibili, capaci di accettare le critiche e i consigli e utilizzarli in modo consapevole per migliorarsi

Attraverso la danza educativa femmine e maschi sperimentano un lavoro di ricerca conoscitiva, artistica e scientifica sul proprio corpo. Il laboratorio di movimento danzato diventa così centro di ricerca, creatività e conoscenza, strumento educativo e formativo capace di favorire il benessere e lo sviluppo integrale della persona, inteso nelle sue componenti fisiche, emotive, cognitive, relazionali, artistiche, cinestetiche, etiche ed estetiche. La metodologia è esperienziale: non insegna, cioè, a fare le cose in un dato modo, ma a vederle e riconoscerle secondo parametri comuni.  




Da settembre:


A CORPO LIBERO
Incontri di danza educativa per bambini/e
bambini/e 3-5 anni mercoledì 16.00/17.00

Piccoli momenti di esplorazione del proprio movimento, libero o ritmico,
che sotto la guida e lo sguardo dell’adulto si trasformano in ricerca attiva,
scoperta e consapevolezza.

TAKADIMI TAKAGIONU... IL RITMO DELLA GIUNGLA!
Movimento danzato per cuccioli d’uomo
bambini/e 6-12 anni mercoledì / venerdì 17.00/18.00

Un percorso di esplorazione corporea e culturale per bambini e ragazzi
ispirato ai principi della danza educativa contemporanea uniti al lavoro
ritmico della danza indiana.

IL RESPIRO DEL GESTO.
Incontri di movimento danzato 
adulti, orario da definire
Natya: danza, dramma / Yoga: gioco, unione. Entrambi i termini sono sanscriti e definiscono la millenaria ricerca etica ed estetica tesa (danza, dance, danse, tanz derivano dal sanscrito tan, tensione) al raggiungimento della connessione (yoga) fra le parti: corpo e mente, coscienza e emozioni, uomo e natura, microcosmo e macrocosmo. Attraverso la metodologia della danza educativa, unita al training ispirato dalle arti del movimento indiane, si avvia un percorso di apertura e unione. Lavoreremo sul respiro, l'allineamento posturale, le forme del corpo e la dinamica del gesto danzato. 

SEMINARI INTRODUTTIVI ALLA DANZA INDIANA
adulti, incontri mensili

Attraverso il fare, il creare e l'osservare si esplorano i principali
elementi strutturali della danza, evidenziando gli aspetti tecnici,
espressivi e simbolici della tradizione indiana.



Daria Mascotto è antropologa e danzeducatrice®.  
Nel 2006 incontra la disciplina del teatro-danza indiano in stile Bharata Natyam, che pratica e approfondisce da allora con maestri italiani e stranieri in Italia e in India. Dal 2009 i suoi punti di riferimento sono Marcella Bassanesi e Sivaselvi Sarkar. Si è formata come educatrice presso i Centri Rousseau di Milano, per i quali ha realizzato e  coordinato dal 1999 al 2010 progetti laboratoriali e vacanze estive per minori.  Dal 2010 collabora con il Teatro Trebbo di Milano e nel 2011 è co-fondatrice  dell'associazione culturale La Sala dei Tanti, con cui realizza laboratori e corsi di espressività corporea e danza. 


venerdì 17 maggio 2013

D H V A N I / R I S O N A N Z E @TECLA



All'interno di TECLA_creazioni in corso

il 2 giugno h. 21.30 



°°° D H V A N I  /  R I S O N A N Z E °°°

uno spettacolo di teatro-danza indiano Bharata Natyam e poesia

con Daria Mascotto e Adriana Libretti

Le risonanze si intrecciano e si fanno materia: 
movimento di sangue, battito, soffio, suono, poesia, ritmo, danza.







venerdì 26 aprile 2013

SUONI CHE ABITANO IL CORPO / laboratorio di creazione, danza e voce con Oretta Bizzarri




la sala dei tanti laboratorio di arti e didattica
 organizza:
Suoni che abitano il corpo
laboratorio di creazione, danza e voce
con Oretta Bizzarri


5/6 ottobre 2013
presso il teatro Trebbo di Milano, via De Amicis 17





La ricerca che svolgo da anni sul corpo, ha sempre avuto alla base la convinzione che la memoria del corpo sappia, possieda già un vocabolario interiore, capace di incarnarsi in una forma; che la ricerca di questa forma possa essere ricerca profonda del sé; che il lavoro da fare sia quello di sviluppare la capacità di ascoltare, risvegliare quella memoria e rivelare attraverso forme e dinamiche originali personali, a volte uniche, il racconto di universi interiori complessi.”

Le giornate di lavoro si articolano in una prima parte che è essenzialmente un percorso all’interno del corpo: lo scheletro, la muscolatura involontaria, il respiro, la vibrazione, gli spazi interni.
Sarà un lavoro teso alla ricerca della propria voce, che appartiene a tutto il corpo e che risponde fisicamente al pensiero, alla memoria, all’immaginazione, agli impulsi interni. Una voce “fisica”, capace di diventare impulso al movimento stesso, che diventa strumento di conoscenza di sé e di liberazione delle proprie risorse espressive. Cercheremo una voce e un movimento in grado di ‘narrare’ la complessità di universi interiori, per entrare in quel campo magnetico in cui chi ‘crea’ sente chi ascolta, convinti che fuori dalla relazione non ci sia alcuna verità. 

Strettamente legato alla prima parte, seguirà il lavoro che unisce la voce al movimento. La voce si farà parola, frase, discorso, testo e diventerà motore della propria danza. Sarà la ricerca di un movimento fluido, libero da tensioni, capace di raccogliere gli impulsi della voce e i vortici di significato che la parola contiene.


Oretta Bizzarri è coreografa e danzatrice. Alla sua formazione di danzatrice essenzialmente contemporanea affianca studi teatrali (Fersen, Frigerio, Denizon, Teatro Potlach), sviluppando sempre di più il rapporto tra voce e danza. Di fondamentale importanza per questo sviluppo, l’incontro con Kristine Linklater e il suo lavoro sulla “voce naturale” (Linklater, Main, Fabrizi, Asmuth). Laureata in Coreografia presso l’Accademia Nazionale di Danza, ha al suo attivo undici spettacoli con la sua compagnia “Giuseppina von Bingen”. Nel 2006 collabora ad un progetto dell’Accademia Nazionale di Danza con l’Opera del Nord ad Umea (Svezia). Nel 2007 vince con “ Circus Bach il “Premio Nazionale delle Arti” Sempre per l’Accademia Nazionale crea nel 2009 “Cipollino”, un progetto coreografico con 80 ragazzi. Dal 2001 al 2010 è cultore della materia presso il Dams di Roma. Nel 2010 è invitata come Guest Professor dalla Korean National University of Arts  di Seoul. Durante il suo soggiorno in Corea partecipa a tre festival internazionali con proprie creazioni Dal 2011 inizia la sua collaborazione con MOUSIKE’ il centro di danza di Bologna diretto da Franca Zagatti, come docente di danza e voce per il biennio di formazione di “Danzaeducatore”. E’ invitata come relatrice al covegno laboratoriale 2012 della DES (danza educazione società). Dal 2013 collaborerà come docente di Danza e Voce con DANZARTE di Brescia diretta da Luisa Cuttini nel “Corso di perfezionamento in danza di comunità”. Con “Verdinastella”, la sua ultima crazione, debutta a Roma nel 2011.


Il lavoro si articola su complessive 12 ore con il seguente orario:
sabato 5 ottobre: 10.00/17.00 (con un’ora di pausa)
domenica 6 ottobre: 10.00/17.00 (con un’ora di pausa)

Iscrizione: euro 130 da versare entro il 10 settembre 2013

a mezzo bonifico intestato a C.R.C. Il Trebbo
con causale “iscrizione seminario Bizzarri”
Iban: IT22N 06230 09487 000046222454

Solo l’effettivo versamento del bonifico certifica l’avvenuta iscrizione al seminario.
Ogni altra comunicazione non darà titolo alla partecipazione.
*** Alle prime cinque iscrizioni viene applicata la quota ridotta di 100 euro

Per informazioni: Daria Mascotto - 340 31 97 022
- lasaladeitanti@gmail.com

lasaladeitanti.wordpress.com

mercoledì 24 aprile 2013

Ancora Sale


Sale.

Prezioso minerale. Mare. Terra. Sole. Lavoro dell'uomo. Vie del sale. Carovane. Cammelli e asini. Luccichio. Mercati. Scambi. Contaminazioni di parole e di sapori. Storia. Lunga e incisiva. Sale. Si scioglie sulla lingua mischiato alla saliva. Cristallizza sulla pelle dopo un tuffo o dopo una fatica. Cambia. Scende dalle montagne per riposare in pozze evaporate. Conserva. Asciuga. Paga. Protegge dal male e dal malocchio. Senza di lui tutto sarebbe sciapo, insipido, inutile.
Che ciascuno possa trovare, nella vita, il suo sale.
La cosa più importante, nel presente, nel contesto: che ognuno ricominci, instancabilmente e con fiducia, a cercare il suo sale, un minuscolo cristallo opalescente capace di far tornare la voglia di bere la vita d'un fiato e che lascia, come il sale sulla roccia, come su una veste dopo la danza, una traccia.


Labirinto. Foto di Daria Mascotto. Karnataka, 2011.

lunedì 11 marzo 2013

IL CORPO NEL TEATRO DANZA INDIANO: LA DINAMICA


Più scopro il mio corpo, 
più imparo delle emozioni umane, 
della spiritualità, della comunicazione, 
delle relazioni e della politica.
Susan Aposhyan

***

Terzo incontro del ciclo di 
SEMINARI INTRODUTTIVI AL BHARATA NATYAM 
a cura di Daria Mascotto

16h alle 18h @Polisportiva Popolare ZAM, via Olgiati 12, Milano


24 febbraio: IL CORPO E LE AZIONI
10 marzo: LO SPAZIO
14 aprile: LA DINAMICA
19 maggio: IL FOCUS E LA RELAZIONE
16 giugno: IL TESTO POETICO

E' RICHIESTA LA PRENOTAZIONE: 340 3197022; neraoliva@hotmail.com


danza indiana daria mascotto


Gli incontri sono rivolti a danzatori e a chi ha già avviato un percorso di ricerca sul movimento, ma sono più che aperti a principianti, esploratori di novità di ogni età e sesso e a tutti coloro che desiderano sperimentare nuove modalità di movimento e relazione.
Per condividere un tempo dove la corporeità possa diventare ponte di conoscenza fra pensiero ed emozione.
Per vedersi, confrontarsi, contaminarsi.


La metodologia è esperienziale e finalizzata al piacere, al godimento del movimento intenzionale: attraverso il fare, il creare e l'osservare esploreremo i principali elementi strutturali della danza, evidenziando gli aspetti tecnici, espressivi e simbolici della tradizione indiana.

Il seminario è parte di un progetto con finalità politiche e sociali di avvicinamento all'utilizzo del corpo e del movimento come forma naturale di aggregazione, espressione e relazione paritaria le persone. 
I seminari hanno inoltre lo scopo di promuovere la danza come atto politico: danzare significa essere liberi e padroni di sé stessi, del proprio corpo e del proprio pensiero, in mezzo agli altri.
A costi accessibili da tutti, la Polisportiva Popolare ZAM propone forme di riappropiazione di benessere psico-fisico autogestito e orizzontale.

NOTA: gli incontri prevedono un minimo di 6 e un massimo di 20 partecipanti.
Si pratica a piedi nudi o con calze antiscivolo, con vestiti comodi che consentano movimenti ampi e lascino scoperte le caviglie. Portate carta e penna per segnare eventuali appunti.

domenica 10 marzo 2013

Tracce 4

La danza provvede a controbilanciare l'incessante ricerca di scopi pratici.

Rudolf Laban (1879-1958)

Tracce 3

La vibrazione si esprime in tre forme: 
nella voce nel cantare, nel suono nel suonare e nei movimenti nel danzare

                                          Hazrat Inayat Khan, mistico sufi (1882-1927)

Daria Mascotto 2011, teatro danza indiano.


In India la musica è chiamata Samghita (sam equivale al latino cum; gai/ga cantare) e racchiude in sé la musica vocale (ghita), quella strumentale (vadya) e la danza (nritya).

Nella Grecia antica musica, poesia e danza erano sfaccettature della stessa arte, Mousiké, l'arte delle Muse.

Tracce 2


La strada della tradizione non risiede nell'immobilità delle forme, 
ma nella 'qualità' della musica


Ustad Allaudin Khan (1862-1972)

Ustad Allaudin Khan (1862-1972), musicista della Gharaanaa Maihar. Fu maestro di Ravi Shankar e illustre rappresentante della musica Hindustana del XX secolo.

lunedì 25 febbraio 2013

10 marzo 2013 - IL CORPO NEL TEATRO DANZA INDIANO: LO SPAZIO



Gli incontri sono rivolti a danzatori e a chi ha già avviato un percorso di ricerca sul movimento, ma sono più che aperti a principianti, esploratori di novità di ogni età e sesso e a tutti coloro che desiderano sperimentare nuove modalità di movimento e di relazione. Per condividere un tempo dove la corporeità possa diventare ponte di conoscenza fra pensiero ed emozione. 
Per vedersi, confrontarsi, contaminarsi.

La metodologia è esperienziale e finalizzata al piacere, al godimento del movimento intenzionale: attraverso il fare, il creare e l'osservare esploreremo i principali elementi strutturali della danza, evidenziando gli aspetti tecnici, espressivi e simbolici della tradizione indiana.

Gli incontri si svogleranno di domenica dalle 16h alle 18h 
presso la Polisportiva Popolare ZAM in via Olgiati 12 a Milano:

  • 24 febbraio: IL CORPO E LE AZIONI
  • 10 marzo: LO SPAZIO
  • 14 aprile: LA DINAMICA
  • 19 maggio: IL FOCUS E LA RELAZIONE
  • 16 giugno: IL TESTO POETICO

Gli incontri prevedono un minimo di 6 e un massimo di 20 partecipanti.
Prenotazione obbligatoria: neraoliva@hotmail.com.

Nota: si pratica a piedi nudi o con calze antiscivolo, con vestiti comodi che consentano movimenti ampi e lascino scoperte le caviglie. Portate carta e penna per segnare eventuali appunti.



sabato 23 febbraio 2013

Haiku prima dell'alba



Ora solo può
vibrare di radici
il cuore mio.


Corsica 2009, Foto di Daria Mascotto.

IL CORPO NEL TEATRO DANZA INDIANO. Ciclo di seminari tematici introduttivi al Bharata Natyam, a cura di Daria Mascotto

Più scopro il mio corpo, 
più imparo delle emozioni umane, 
della spiritualità, della comunicazione, 
delle relazioni e della politica.
Susan Aposhyan



Gli incontri sono rivolti a danzatori e a chi ha già avviato un percorso di ricerca sul movimento, ma sono più che aperti a principianti, esploratori di novità di ogni età e sesso e a tutti coloro che desiderano sperimentare nuove modalità di movimento e di relazione. Per condividere un tempo dove la corporeità possa diventare ponte di conoscenza fra pensiero ed emozione. 
Per vedersi, confrontarsi, contaminarsi.

La metodologia è esperienziale e finalizzata al piacere, al godimento del movimento intenzionale: attraverso il fare, il creare e l'osservare esploreremo i principali elementi strutturali della danza, evidenziando gli aspetti tecnici, espressivi e simbolici della tradizione indiana.

Gli incontri si svogleranno di domenica dalle 16h alle 18h 
presso la Polisportiva Popolare ZAM in via Olgiati 12 a Milano:

  • 24 febbraio: IL CORPO E LE AZIONI
  • 10 marzo: LO SPAZIO
  • 14 aprile: LA DINAMICA
  • 19 maggio: IL FOCUS E LA RELAZIONE
  • 16 giugno: IL TESTO POETICO

Gli incontri prevedono un minimo di 6 e un massimo di 20 partecipanti.
Prenotazione obbligatoria: neraoliva@hotmail.com.


I seminari sono parte di un progetto con finalità politiche e sociali di avvicinamento all'utilizzo del corpo e del movimento come forma naturale di aggregazione, espressione e relazione paritaria le persone. Hanno inoltre lo scopo di promuovere la danza come atto politico: danzare significa essere liberi e padroni di sé stessi, del proprio corpo e del proprio pensiero, in mezzo agli altri.
A costi accessibili da tutti, la Polisportiva Popolare ZAM propone forme di riappropiazione di benessere psico-fisico autogestito e orizzontale.


Nota: si pratica a piedi nudi o con calze antiscivolo, con vestiti comodi che consentano movimenti ampi e lascino scoperte le caviglie. Portate carta e penna per segnare eventuali appunti.



domenica 27 gennaio 2013

Celebriamo!

Respiro. 

Giù, su. 
Verticale, orizzontale.
Allargo. Svuoto.


Indago cavità di pienezza.

Vibro.
Risuono delle onde che risuonano.

Genero movimento dal movimento generato.
Immagini nutrono il movimento.
Nutro il movimento di immagini.

Respiro.
Vibro.
Mi espando. 

Incarno. 
Ramifico. 

Collego cielo e terra. Visibile e invisibile. Ideale e reale.

... Mi sento fiorire.

Saraswati danzante. Particolare del tempio di Hoysaleshwara, Halebeedu.
Foto di Daria Mascotto, agosto 2011.

mercoledì 16 gennaio 2013

Giornate aperte in ANKIDA e lezione prova gratuita di JAYA JAYA! La danza dell'India per bambini e ragazzi

Venerdì 25 , sabato 26 e domenica 27 gennaio 2013

GIORNATE APERTE IN ANKIDA
presso il Centro di cultura Rishi ANKIDA di via Gentilino 11 (cortile interno), Milano

VENERDI' 25
dalle 17h alle 18h

LEZIONE PROVA GRATUITA di 
JAYA JAYA! LA DANZA DELL'INDIA PER BAMBINI E RAGAZZI

... e nell'attesa per le mamme e i papà massaggi shiatsu!

prenotate la vostra presenza allo 02 39540690 oppure via mail a info@ankida.it

http://www.ankida.it/seminari.htm



mercoledì 9 gennaio 2013

Filosofia dell'insegnamento. Condividere il movimento danzato.

Se devi costruire una nave, non radunare uomini per raccogliere legna e distribuire compiti, ma insegna la nostalgia per il mare infinito. 
(Antione de Saint-Exupéry)

Utopia etica, estetica e sociale. 
Accompagnarsi con gentilezza e generosità, per esperire insieme il piacere della bellezza, della scoperta, dell'armonia, della creazione e della condivisione, per inseguirla poi. Nella vita tutta. 
Godere della tensione trasformatrice, della folle lucidità dell'equilibrista in bilico sulla contraddizione, sospeso sul conflitto onnipresente. 
Esercitare l'arte della presenza, dell'intenzione, dell'analisi critica e della rigenerazione.
Compiere insieme una ricerca che apra e congiunga mente e corpo.
Trasformare la pratica in conoscenza e la conoscenza in pratica (quotidiana).
Seminare il cambiamento sociale nella neve, nel vento, nelle città.
Vedersi, confrontarsi, contaminarsi.

Appunti di pedagogia attiva

Se ascolto, dimentico. 
Se vedo, ricordo. 
Se faccio, capisco.
(Proverbio cinese)



Bruno Munari, artista e designer, ma anche pedagogo intuitivo, applicò i principi fondamentali della "pedagogia attiva", convergendo spesso con il pensiero di Piaget. Entrambi sono contrari all'imposizione, entrambi propongono il fare: sperimentare, cercare e scoprire da soli, in modo autonomo.
Un metodo fatto soprattutto di azioni didattiche ispirate a principi per lo più di origine orientale. Principi espressi con frasi semplici, essenziali, comprensibili da tutti. Ma spesso fraintesi. "E' tutto qui? Facile, troppo facile...". Semplificare è più difficile che complicare...",  soleva ripetere l'artista. Un metodo "in progress", perchè intende lasciare ampio spazio di azione creativa a chi ad esso si ispira.
Il laboratorio diventa per Munari centro di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento attraverso il gioco: è il luogo privilegiato del fare per capire, dove si fa "ginnastica mentale" e si costruisce il sapere. E´ anche un luogo di incontro educativo, formazione e collaborazione. Uno spazio dove sviluppare la capacità di osservare con gli occhi e con le mani per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi e conoscere di più, dove stimolare la creatività e il "pensiero progettuale creativo" fin dall'infanzia, nella prospettiva di un'educazione utile alla formazione integrale dell'individuo.
(fonte: www.brunomunari.it)

Negli stessi anni in Gran Bretagna Jaqueline Smith Autard elaborava  l'Art modelfare, creare e osservare, come modello pedagogico educativo applicato alla danza.
Epistemologia operativa definisce il metodo esperienziale elaborato in seguito da Donata Fabbri e Alberto Munari negli anni '80.