venerdì 4 settembre 2015

Corso di Teatro danza indiano Bharatanatyam a Milano

Da VENERDì 2 OTTOBRE 
18h30 / 19h45
a Love, Light & Joy
via dei Crollalanza 4/b, Milano

DOMENICA 27 SETTEMBRE 15h45 LEZIONE APERTA SU PRENOTAZIONE
scrivendo a lovelightjoydanzaeyoga@gmail.com / 342 043 4972

Bharatanatyam  a Milano / Daria Mascotto



// Il Bharata Natyam è...

meditazione in movimento e offerta sacra di Sé al Tutto. 
Condivide un profondo legame con lo yoga. 
Per molti secoli è stato eseguito come parte del rituale quotidiano dei templi dalle Devadasi, sacerdotesse danzanti, e solo nel Novecento è diventato un'arte scenica a tutti gli effetti.
Oggi, il teatro-danza indiano, Natya, è annoverato fra le più antiche, profonde e raffinate discipline psico-corporee, capace di 
PURIFICARE profondamente l'organismo.

Caratterizzato per...
  • complessità tecnica e formale, ricchezza ritmica, poetica, gestuale ed espressiva
  • tensione dinamica
  • geometria delle linee strutturali
  • simmetria e la coordinazione consapevole di ogni singola parte del corpo
  • mimica facciale ed esplorazione degli stati d'animo.
Dall'unione di questi elementi scaturisce un linguaggio simbolico di forte impatto emotivo, capace di condurre il danzatore e lo spettatore all'estasi conosciuta in India come rasa, stato mentale in cui il valore estetico diventa veicolo di crescita spirituale.


// La lezione è livello open e prevede:
  • riscaldamento e bhumi namaskar (saluto alla Madre Terra)
  • studio della tecnica di base (posture del corpo, adavu, mudra)
  • espressività (abhinaya)
  • studio coreografico (in base alla composizione del gruppo)
Lo stile di insegnamento è esperienziale e finalizzato alla gioia e ai benefici psicofisici del movimento intenzionale.



// DARIA MASCOTTO è antropologa, danzatrice e danzeducatrice®, diplomata in massaggio ayurvedico e bharatanatyam presso Vellai Thamarai, Puducherry. Da anni si dedica alla pratica, alla ricerca e all’insegnamento delle arti del movimento presso centri pubblici e privati, privilegiando sempre una prospettiva antropologica e dinamica. 

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