8 FEB / 15 MAR / 12 APR / 10 MAG / 2015
DOMENICA
CENTRO RISHI ANKIDA
VIA GENTILINO 11, MILANO
SEMINARI COREOGRAFICI
DI BHARATANATYAM
A CURA DI DARIA MASCOTTO
elementi essenziali di questo mondo della manifestazione.
La danza è dunque espressione massima del processo di creazione universale.
Natya-veda
:::IL
BHARATA NATYAM
Nato come
danza rituale, preghiera e meditazione in movimento nell’ambito
della millenaria tradizione induista, condivide un profondo legame filosofico
con lo yoga.
Per
molti secoli è stato eseguito come parte del rituale quotidiano del tempio
dalle Devadasi, danzatrici e sacerdotesse, e solo nel Novecento è
diventato un’arte scenica eseguita in tutto il mondo. Oggi, il
teatro-danza indiano, è riconosciuto essere fra le più antiche e raffinate discipline
corporee esistenti.
Caratterizzato per
complessità tecnica e formale, ricchezza ritmica, poetica, gestuale ed
espressiva, lo stile Bharata Natyam, originario dell'India del Sud, pone
l'accento sulla tensione dinamica, sulla geometria delle linee strutturali,
sulle simmetrie e la coordinazione di ogni singola parte del corpo, oltre che
sulla mimica facciale e l'esplorazione degli stati d'animo.
L'acronimo Bha-ra-ta sta ad indicare le tre componenti
fondamentali dell'arte: BHAva (stato mentale), RAga (scala
melodica) e TAla (ciclo ritmico). Dall'unione di questi elementi
scaturisce un linguaggio simbolico di forte impatto emotivo, capace di
condurre il danzatore e lo spettatore all'estasi conosciuta in India come rasa,
stato mentale in cui il valore estetico diventa veicolo di crescita spirituale.
:::LA PRATICA
Dedicarsi allo studio del Bharata Natyam richiede tempo, grande
disciplina e dedizione, nella pratica sono coinvolti in egual misura corpo,
mente e spirito.
Attraverso l'esercizio fisico (adavu)
si rafforza il corpo, si esplorano le sue linee, segmentazioni e possibilità di
movimento. Si esercitano senso ritmico, equilibrio, memoria, coordinazione,
concentrazione e fiducia.
Approfondendo il linguaggio simbolico delle
mani (mudra), delle diverse posture e espressioni del viso (abhìnaya),
si imparano a danzare fiori, animali, divinità, storie e leggende di una
cultura millenaria, entrando in contatto con un immaginario dell'arte diverso
da quello dominante e sperimentando nuove modalità di comunicazione e di
relazione.
I seminari prevedono la pratica di adavu e lo studio di una coreografia.
Daria Mascotto - Nattadavu, foto di Claudio Buzzi. |
:::INFO E ISCRIZIONI
e-mail: dariamascotto @ gmail.com
tel: 340 31 97 022
Daria Mascotto, antropologa
e danzatriceducatrice®.
Fin da piccola studia danza e musica. Nel
2006 incontra la disciplina del teatro-danza indiano in stile Bharata Natyam,
che pratica e approfondisce da allora con maestri italiani e stranieri in
Italia e in India. Dal 2011 il suo punto di riferimento è Sivaselvi Sarkar, con
cui approfondisce lo stile pandanallur, il canto e la musica carnatica.
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